sabato 31 maggio 2008

Basta bere. Una di quelle frasi che avrò già detto e che ripeterò ancora tante altre volte. Sonno, noia, un po' di apatia ma nonostante ciò, credo di stare bene, non posso affermarlo con assoluta certezza, ma i vecchi pensieri hanno una valenza sempre meno incisiva sul mio umore e sulla mia voglia di svolgere anche la semplice quotidianità. Vivo la mia routine con un po' di scazzo, ma con il sorriso sulle labbra, perchè le manca un frangente, quello maliconico/depressivo/masochista, il pensiero di lui, a volte solo lui, a volte con il suo lui, o comunque, quando i ricordi si fanno strada tra i miei pensieri, nulla più mi turba, come se vivessi uno stato di lieve benessere, come quando si è in fase abbiocco, o quando si vien solleticati dal sole caldo. Si dice alti e bassi ... forse il mio baricentro si è recentemente collocato, un po' più su del solito.

giovedì 29 maggio 2008



Le cose belle costano. Lancia Musa Poltrona Frau ... adorabile è dir davvero poco. Ventuno mila euro. Meno male che rifletto prima di agire, avrei fatto una cazzata. Poi d'un tratto qualcosa cambia e tutto appare in una vesta nuova, mica poi troppo bella, chiedersi se è questione di un momento, o rendersi conto che le cose alla fine cambiano. Il giusto sta nel non credere mai di essere arrivato ad una conclusione, interrogarsi è l'unico modo per trovare un equilibrio ... "l'equilibrio delle cose è capire la realtà" (Giorgia). Nanna.

sabato 3 maggio 2008

Ci son stati pochi momenti, forse nessuno reale davvero, in cui ho desiderato star solo. Solo da pensieri, da confronti, da ipotesi o domande, solo con i miei pensieri, con ciò che mi fa star bene, con le mie cose semplici. Ciò che fai talmente con piacere da riuscire a muoverti senza il minimo sforzo e lo senti dal respiro e pensi "come sto bene" ... Poi mi fermo e penso, è solo un momento, un piacevole ed inteso momento, e per la sua brevità mi dico "fanculo al mondo, me lo godo" chiudo gli occhi, sgombro la mente e penso solo a fermare quell'istante di benessere. Nulla in quei pochi secondi ha più importanza, come se nulla in quel momento possa ledermi. Come si fa ad estendere quel momento? Si accettano consigli.

venerdì 2 maggio 2008

Vorrei parlare di Parigi ma non mi va. Oggi non mi va di far nulla. Mi si prospettano nove ore di lavoro ed ora che non c'è più Massi come cazzo faccio a cazzeggiare?! ... Ieri son stato a Vercelli, ho fatto "sgranchir le gambe" alla mia Pandina, percorrendo l'autostrada ai centroquaranta (oltre non può andare), osservando le famose risaie dove il sole si specchiava e decimando intere popolazioni d'insetti, il mio parabrezza era affollato di minuscole carcasse come un cimitero. Al ritorno ho dovuto far i conti con il richiamo di Morfeo, ma ne è valsa la pena - grassie bellino bellissimissimo per la bella giornata - ho poi pian piano recuperato le ore di sonno perse, la soft uscitina con i colleghi di mercoledì sera, si è trasformata in un tripudio di alcool e cazzate. A parer mio darsi all'alcool costa troppo. Sah, doccia time, così che i pensieri di troppo scivolino via come lo scorrere dell'acqua sulla pelle.