lunedì 30 marzo 2009

Che fatica esser orgogliosi delle proprie scelte anche quando subentra la delusione. Un gesto nobile e bello rimane tale anche quando capisci che l'oggetto delle tue cure, forse non meritava tutto ciò. Vorrei solo fosse più semplice imprimre questo pensiero nella mia testa, anche nei momenti in cui vorrei arrendermi ad un ... ma vaffaculo.

mercoledì 25 marzo 2009

Ti ho dato tanto, e ti ho dato davvero tanto. Mi è costato una fatica enorme, energie su energie, delle quali mi privavo per vivere e star bene, per far star bene te. Mi costa ancora adesso tanta energia dire ... che non me ne pento. La rabbia mi induce a pensare il contrario. La ragione no. Non è certo rabbia nei tuoi confronti, ma verso il fato, il destino, l'amore che dir si voglia. Per me vivere una relazione, vuol dire donare il proprio cuore senza volere qualcosa in cambio, e posso viverla solo in questo modo, così da esser sicuro di non dovermi mai trovare nella situazione, in cui dire un giorno "potevo fare di più", no, ho fatto tutto, tutto ciò che era possibile fare. Dovrò solo farmi forza su questo, per combattere il vuoto che adesso sento dentro. Mi rialzerò, perché l'ho già fatto, e non vi è alcun motivo per il quale, io non possa farlo di nuovo. Mi mancherai, penserò a te, a noi, ai momenti belli passati assieme, e soffrirò, arriveranno le lacrime, la resa della ragione, la debolezza, e lo sconforto dilagherà. Ma solo perchè dovrò ricaricare le batterie, che mi permetteranno subito dopo di asciugare le lacrime, placare la rabbia, confinare lo sconforto e dopo starò bene. Per un po' sarà come un'altalena. Ma è normale che sia così, perchè così dev'essere. Ancora una voltà
vincerò.

lunedì 23 marzo 2009

T'innamorerai
forsenondime
staraifermalì esuccederàdasé dasé
dellalibertàdegliamicituoitenefregherai quandot'innamorerai vedrai
saràbellodaguardarecomeunposterdiJamesDean
saràdolcelapaurasganciandosiiblujeans
saràgrandecomeilmaresaràfortecomeundio
saràilprimoveroamore
quello che non sono io
t'innamorerai diunbastardoche tidiràbugie perportartiviadame
chitidifenderàdalbuiodellanotte daquestavitachenondàquelchepromette
t'innamorerai lo so
certonondime inprofonditàchenonsaidiavereinteinte
saraisolacontrotuttiperchéiononcisarò quandopiangielaviipiattielavitadiceno
unritardodiseigiornichenonsaisedirloalui
avraivogliadipensarmi tucheadessononmivuoi
t'innamorerai di me ma non sarò io con te
t'innamorerai quando sarà tardi ormai

eilcielopiangeràglimancheràunastella vaiconlatuafelicitàseitroppobella
t'innamorerai
t'innamorerai
t'innamorerai non di me ma t'innamorerai
...

T'innamorerai - Marco Masini

mercoledì 18 marzo 2009

Non ci siamo. Sono confuso. Cominciamo con le parole forti, mi aiuteranno a riflettere. Non mi ami. Per me è così, basterebbe che tu mi amassi per placare la mia inquietudine, il problema non sta nel presente, il problema è che forse quel momento, non arriverà mai. Lo dicesti tu, sappiamo entrambi, che ci siamo poi aggrappati a qualcosa che non c'è. Ci siamo aggrappati alla speranza. Fosse tutto così chiaro la soluzione sarebbe semplice, di chiaro invece non c'è nulla. Sei scostante, ed io sono in balia dei tuoi pensieri confusi, a volte sconnessi. Ad alcune parole ne seguono altre, quest'ultime, quelle che mi aspetto arrivino immediatamente dopo certe affermazioni, non arrivano mai. Ti amo? Non lo so, mi stavo innamorando di te, poi hai ... sì, devo dirlo, hai rovinato tutto, e per me è cambiato tutto. Ora ciò che non mi permette di amarti è l'idea che tutto questo sia un illusione. Potrei amarti solo se tu mi amassi. La fotografia di ciò che adesso siamo noi, ha ancora troppe sfumature belle per trovare la forza di gettarla via. Spero (mi illudo?) che le sfumature belle espandano la propria luce a tutto il paesaggio. Cos'ho che non ti permette di amarmi? Mi dicesti che il problema non sono io, è la tua incapacità di amare. Io sorrisi, non metto in dubbio che per te quelle parole fossero vere, ma così non è, non è possibile che tu non possa amare. Per quanto sia bello ciò che ci lega, non è abbastanza, ed io ti sto negando la possibilità di trovare un giorno il vero amore, quello per il quale non hai mai dubbi. Io non ho dubbi. Nonostante io sia senza forze, ne ho ancora abbastanza per farmi del male e sopportare. Non riesco ancora a rinunciare a te. Dimmi che mi sto sbagliando, amami.

mercoledì 11 marzo 2009

martedì 10 marzo 2009

E' questo quello che voglio, vederti star bene, vedere i tuoi occhi sorridere quando mi guardi. Sentire nella tua voce quel tono da bimbo sorpreso e contento ogni volta che ti chiamo. Non so cosa darei per vederti sempre così. Tutto ciò che ho ... consideralo già tuo.

venerdì 6 marzo 2009


"Mi sento cadere ... la testa mi arriva nei piedi" (Giorgia).
Instabile, davvero instabile, bastano poche parole per ridare equilibrio al tutto, ed ancora una volta mi rendo conto quanto io sia fragile, volubile, scostante. Un tempo questo non accadeva, un tempo questo non ero io. Dovrò quindi cercare me stesso? Capire quali siano le caratteristiche che adesso mi qualificano? Forse domani, forse un domani. Ora mi godo questo raggio di sole che solletica il mio sguardo.

mercoledì 4 marzo 2009


Basta. Vorrei concentrarmi sul niente e pensare solo a quello, al vuoto, una dimensione nella quale perdermi per ore, per giorni, ed aspettare. Aspettare che tutto passi, forse aspettare che la situazione amorfa che adesso ho davanti, possa da sola acquistare un senso. Non ho risposte a non so quali domande. Mi dico che sto bene, ma così non è perchè non sono sereno. Ancora poco. Il tempo quando aspetti pare non passare mai. Come in quei video dove, attorno ad un soggetto immobile, cambia lo sfondo, lo scenario ... io oggi mi sento così, senza voglia e volontà di reagire, forse perchè non saprei che cosa fare, oppure è la "paura di cadere di sbagliare e di ferire" (Giorgia) alla quale aggiungo quella di dovermi poi pentire. Non so se ciò che vorrei già ce l'ho, o se invece non l'avrò mai da te. Perdita totale di obiettività. Sono stanco, davvero stanco, e qusta instabilità mi disorienta. Quel che ho, è un sentimento che tengo tra le mani, che avvolgo con il mio corpo nella speranza di proteggerlo, o che forse invece soffoco nella paura che esso voli via. Ho paura, paura che la volontà di preservare tutto ciò sia solo mia. Mi serve un aiuto, quell'aiuto che solo tu puoi darmi, quell'aiuto che spetta a te darmi. Da solo ... ho paura di non farcela.

domenica 1 marzo 2009