venerdì 6 marzo 2009


"Mi sento cadere ... la testa mi arriva nei piedi" (Giorgia).
Instabile, davvero instabile, bastano poche parole per ridare equilibrio al tutto, ed ancora una volta mi rendo conto quanto io sia fragile, volubile, scostante. Un tempo questo non accadeva, un tempo questo non ero io. Dovrò quindi cercare me stesso? Capire quali siano le caratteristiche che adesso mi qualificano? Forse domani, forse un domani. Ora mi godo questo raggio di sole che solletica il mio sguardo.

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